Un’esposizione curata dal designer Raffaello Galiotto noto per le sue ricerche in campo lapideo, che segna una svolta epocale nella lavorazione del marmo.
Cinque opere sperimentali in marmo di altissimo livello, progettate con software parametrici e realizzate esclusivamente con macchine a controllo numerico, per dimostrare che oggi è possibile emozionare con la pietra e spingersi a livelli inimmaginabili anche senza la mano diretta dell’uomo.
Non manca lo stupore e la poesia davanti a lavorazioni di altissima precisione e complessità, virtuosismi tridimensionali e soprattutto recupero e riduzione dello scarto che è uno dei principali obiettivi perseguiti.
GLOMUS
Design: Raffaello Galiotto Tipologia di marmo: bronzetto chiaro di Apricena
L’impiego inedito della tecnologia, da considerare come una sorta di scalpello digitale, apre un nuovo scenario e segna un momento di svolta rispetto alla millenaria tradizione della lavorazione del marmo.
Un‘esposizione costituita da artefatti in marmo realizzati da alcune aziende italiane di eccellenza, coinvolgenti video esplicativi dei processi di produzione e un’infografica estremamente intuitiva che consentono ad un pubblico anche non esperto di comprendere ed apprezzare il contenuto rivoluzionario e sperimentale di ogni progetto.